Il perdono non è ciò che ci hanno insegnato, ovvero essere buoni, caritatevoli e perdonare, che è molto giusto fare, ma il vero perdono è un processo interiore. Non si perdona l’evento, la persona o la situazione, ma i propri pensieri al riguardo.
Lo scopo della nostra esistenza è perdonare per trovare la pace interiore, la pace non è essere rilassati, addormentati e tranquilli, ma è una sensazione di gioia. Quindi perdonare non è cambiare la forma di una situazione, ma il contenuto di essa dato dai tuoi pensieri.
Spesso si ha bisogno di vivere dei conflitti, per che cosa? per buttare fuori la colpa, per creare la malattia e sentirsi vittime. Ciò che devi fare quindi, è riuscire a correggere i tuoi pensieri di rabbia, paura e colpa che riguardano un evento. Questo non significa negare l’evento, ma la sua interpretazione che è sempre data dalla nostra proiezione.
Lo so che è difficile accettare questo concetto, ma la proiezione fa la percezione ed è questa il risultato del mondo che vedi. Tutto questo non è così plateale come lo scrivo, sono proiezioni profonde, inconsce, nascoste nei meandri più abissali della tua mente.
Ogni decisione porta ad un’azione e le decisioni più forti, più radicate, più profonde sono catturate nel periodo della gravidanza, nei primi anni di vita e da tutto il curriculum generazionale.