La Nascita: Il Dono della Vita e il MOVIMENTO INTERROTTO

Cos’è il movimento interrotto?

Con questa domanda si è concluso l’articolo precedente dal titolo La Nascita: Il Dono della Vita. E’ vero, la vita è il dono più prezioso che si possa avere, eppure spesso non ce ne rendiamo conto e viviamo come se tutto fosse scontato. Ogni nostro movimento è il frutto di un sentimento, ma il vero movimento è il movimento dell’anima che interagisce con l’intero cosmo. Il primo movimento in assoluto che abbiamo nel venire al mondo è verso nostra madre, è’ lei che ha detto SI alla nostra vita e a lei dobbiamo tutto, sempre e per sempre, perché comunque vada il nostro destino, la vita è veramente preziosa ed è l’unica fonte per l’anima di fare un movimento di guarigione. Non dare la vita è negare ad un essere di luce di fare un’esperienza terrena.

Ci sono persone che hanno tante soddisfazioni, tanto denaro, una bella casa, una famiglia sana eppure non sono felici… spesso un senso malinconico invade i loro cuori. I bambini quando giocano non hanno bisogno di nulla, presi da ciò che fanno dimenticano tutto, anche di mangiare, ma per i bambini giocare significa conoscere, scoprire, ridere delle loro esperienze. Anche gli adulti giocano: nel lavoro, nel rapporto di coppia, sempre occupati a fare, a correre, a rimediare e lavorano, lavorano tanto per non sentire quella malinconia interiore. Ecco perché gli adulti si occupano sempre di più di vivere all’esterno e sono proiettati al giudizio degli altri piuttosto che vedere dentro se stessi. Essi non vogliono sentire la malinconia, quella nostalgia profonda che si è venuta a creare nel momento in cui è avvenuto il distacco dalla propria madre. Quel momento così particolare e unico che ci segna per tutta la vita, non lo riconosciamo, è talmente velato che non si comprende e si vive come un malessere quotidiano. Ma, diversamente dai bambini, gli adulti non vogliono conoscere e fare esperienze di vita e si nascondono dietro un sentimento profondo che non sanno, ecco perché sono sempre indaffarati a fare, a correre, a rimediare… Ciò significa commettere un grave errore, perché in realtà stanno dicendo: IO NON HO ABBASTANZA. Chi non ha abbastanza vuole dalla vita sempre di più, chi non ha abbastanza è perché non si sente sufficiente e questo è collegato alla madre. Tutto dentro di noi è ancorato alla propria madre e dove ci sono stati dei traumi si spezza un movimento, per questo viene chiamato movimento interrotto con la madre.

Come si può imparare a riprendere questo movimento?

Come si può procedere?

Non è facile, non è come imparare un mestiere o andare in bicicletta, si può imparare solo se si rimane in contatto con questo richiamo interiore della madre, al di là di ciò che lei abbia potuto fare o dire. Tutto ciò che accade è sempre un insegnamento per evolvere e le basi della scuola risalgono alla nascita. Quando siamo allontanati da nostra madre appena nati, per esempio perché messi in incubatrice o per problemi di patologia o addirittura abbandonati, si subisce un grande dolore, un trauma che segna per tutta la vita. Questo trauma è appunto chiamato: movimento interrotto. Niente è più doloroso dell’allontanamento dalla propria madre, esso rimane radicato nel profondo della nostra anima affinché non viene energeticamente accettato. La modalità che io conosco per guarire da questi traumi la applico attraverso lo studio dello Schema di Nascita e delle Costellazioni Familiari Spirituali.

Spesso la nostra interpretazione e punto di vista di una situazione ci fa credere di essere nella verità, ma se così fosse, il problema che ci sta a cuore sarebbe risolto e vivremmo nell’amore e nella pace. Il fatto invece che quel determinato problema non sia ancora risolto e ci porta dolore, dimostra che la nostra interpretazione è sbagliata. Quanto più una nostra interpretazione si allontana dalla realtà, tanto più spesso dobbiamo vederla e accettarla. Il movimento interrotto crea dei sentimenti di rabbia, disperazione, incomprensione, lutto… dobbiamo recuperare quel movimento interrotto e portarlo a termine affinché il nostro bambino interiore possa avere la pace. Ma la soluzione fa paura, quando qualcuno porta a compimento tale movimento, riprova un grande dolore ed è difficile a volte dire dal cuore: per favore mamma guardami. Cos’è che manca al nostro bambino interiore che la madre non ha potuto dare quando si è creato quel movimento interrotto? Un ABBRACCIO! La madre dunque riesce meglio di chiunque altro a portare a termine quel movimento interrotto prematuramente. Quando la madre non c’è per motivi pratici o logistici, nel mio lavoro faccio interpretare la figura della madre a qualcuno che stringe il bambino (che ormai è adulto) tra le braccia. Lo stringe a sé con amore e lo tiene stretto affinché l’amore, che a causa dell’interruzione si era trasformato in rabbia e lutto, fluisce di nuovo apertamente verso di lei e finalmente tutto torna nell’armonia dell’esistenza. Nella vita si può vivere senza vedere o senza parlare, ma non senza toccare. Il contatto non è solo piacevole ma necessario per il nostro benessere fisico ed emotivo. Quanto è importante il mondo delle estetiste, con i loto tocchi, sfioramenti e abbracci possono aiutare le persone a ritrovare la pace e la serenità. Nei miei seminari e Corsi di Formazione enuncio tutto questo e porto spesso a compimento il movimento interrotto affinché le persone possano ritrovare Bellezza – Armonia – Amore.

Paola Avallone

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